mercoledì 1 ottobre 2008

Giappone Vs. Resto del mondo: Tanto a poco

Prendo spunto dal tragico post di Demonio Pellegrino sulle sue disavventure con la Mana.
Premetto che non ho grande esperienza personale di moto, quindi ammetto di parlare anche per interposta persona. Premetto anche che, pur contento della mia Giallina, non passa giorno in cui non pensi di passare ad un'altra moto. Che ci volete fare, come ho detto da questo punto di vista sono un po' puttana.
Il fatto di voler cambiare moto mi porta ad interessarmi molto del panorama attuale, ed a scambiare ben più di quattro chiacchiere con persone che usano la moto, e spesso ci lavorano, da moltissimi anni.
In particolare, un amico che lavora da tanto in BMW mi consiglia e mi aiuta, e spesso lo stresso con discussioni su moto di vario genere, su quanto siano affascinanti certi modelli piuttosto che altri. Lui sorride, e alla fine mi spiega sempre il suo punto di vista: gli unici a fare le moto per bene sono i giapponesi. Per una semplice ragione: le giapponesi vanno TUTTE UGUALMENTE BENE, una volta uscite di fabbrica. Cioè: al di là dell'aspetto prettamente emozionale, per cui io posso preferire una Triumph piuttosto che una Ducati o anche una Yamaha, quello che il mio amico vuol dire è che i giapponesi, a differenza della media delle altre Case, si preoccupano non solo di fare moto (belle o brutte, non è questo il punto), ma anche e soprattutto di far sì che funzionino TUTTE bene, non due sì e una no.
Tra l'altro, in secondo piano ma nemmeno tanto, sta anche il fattore prezzo. Le giapponesi a parità di prestazioni, o se preferite di collocamento sul mercato, costano meno, sia all'acquisto sia (soprattutto) come manutenzione, perché danno meno problemi.
Sorvolo su cosa pensa delle BMW in particolare: lavorandoci tutti i giorni, mi dice, vede una tale quantità di moto rientrare, anche nuove, con una serie di problemi che non ti aspetteresti da prodotti così cari e TEDESCHI.

E qui sorge uno dei miei dilemmi: dovendo acquistare una nuova moto, che fare?
Dovessi seguire solo l'emozione, direi Triumph, Ducati, magari anche Guzzi (ma non solo). Se però devo seguire ancheil filone del ragionamento pratico, mi accorgo che ci sono moto giapponesi che probabilmente fanno più al caso mio. Due su tutte: Kawa ER-6n, la più equilibrata ed economica, e Suzuki GSR 600 (rigorosamente tutta nera; come mai alla Suzuki le uniche moto belle sono nere? penso allo Strom Demonio Pellegrino, ad esempio...o anche alle GSX-R). Sono mote che costano il giusto nuove, ed ancor meno usate...
Boh, tanto per adesso non se ne parla; o meglio, se ne parla e basta, ché la famiglia ha altri progetti ;-)
...e poi non vorrei la Giallina se la prendesse!

Lampeggi

6 commenti:

Giovanni Stoto ha detto...

Qualunque motociclista che ha cambiato moto si e' fatto il tuo stesso ragionamento, io compreso quando a gennaio ho deciso di (ri)comprarmi la moto.

Personalmente io guardo prima all'estetica e mi feci peratnto una prima lista di moto che mi piacevano: Guzzi Griso, Triumph Street Triple, BWN F800S, New Ducati Monster, Suzuki GSX 1400 piu' altre due o tre che non ricordo...

Poi il prezzo: decisi dall'inizio che non volevo una moto usata, quindi con il prezzo max prefissatomi (8.000€) mi resi conto che lasciavo fuori moto come la griso che adoravo, ma tant'e'...

Quindi tra quello rimasto sono andato a provare quella che da sempre e' stat la mia preferita e che fortunatamente era rimasta in lista: la Street. Ne avevo letto bene (a parte le sospensioni morbide per un uso troppo spoprtivo, a hei!!! non sono certo Valentino Rossi), sopratutto sul motore. Qualche piccolissima nota negativa su qualche finizione (stupidaggini tipo: manca livello benza c'e' solo la spia riserva, i copri-radiatore sono brutti, solo piccolo vano sotto la sella, specchietti ottimi ma very basic) non mi ha fatto certo cambiare idea dopo averla provata: nonostante un on-off abbastanza marcato e' stato amore a prima accellerata.

A questo punto l'ultimo fattore, il tipo di uso da farne, e' stato totalmente ignorato.

Poi ci si e' messa anche la fortuna, che mi ha fatto trovare due borse ad viaggio spettacolari che sembrano fatte apposta per la street: una magnetica da serbatoio ed una da sella (e specialmente quest'ultima si e' rivelata grandiosa: capiente e pratica).

Le giapponesi? Macchine perfette che pero' non hanno piu' anima e personalita' e stanno assomigliando sempre piu' a dei robot manga. Mentre io mi emoziono ancora a vedere i due occhoni lucidi della mia bella street che coniuga il fascino con una tecnica "quasi" perfetta.

leox ha detto...

Hai ragione, hai ragione, hai ragione...
D'altronde, se non avessi dubbi...anche per me l'estetica è importante, parecchio. Voglio dire: non prenderei MAI una moto che proprio non mi piace, nemmeno se 'intelligente'. E' che ci sono moto che assecondano meglio certi aspetti della mia personalità legati allo stile, come appunto Ducati GT 1000 o Triumph Thruxton (ma anche la Griso mi piace assai, ha una grande personalità), e ci sono moto che incontrano altri aspetti legati per esempio alla voglia di sportività, di adrenalina; e qui vedo già meglio alcune giap.
Poi, sono perfettamente d'accordo con te sull'ipertrofismo spersonalizzato di molte giapponesi recenti. Trovo orribili le ultime Z, ma anche le Honda non mi piacciono. Fa un po' eccezione la FZ6 (ma infatti il design risale a diversi anni fa), e la Suzuki GSR è un caso a parte: mi piace solo nera (ma sarò deficiente?).
Sull'importanza dell'uso che ne vuoi fare, però, dissento. Io la devo usare tutti i giorni, estate ed inverno, ed è fondamentale che abbia una manutenzione rada ed economica (nei limiti, ovviamente). Altrimenti i costi lievitano.
Altra cosa è se la usi solo per le girate. Allora il problema di portarla spesso dal meccanico pesa meno sul quotidiano...

Giovanni Stoto ha detto...

guarda ad avere i soldi e lo spazio, io mi farei l'MP3 per andarci a lavoro e la moto per le girate

leox ha detto...

ma infatti alcuni (molti?) fanno così. Solo che io non posso permettermelo. E nemmeno voglio, a dire il vero, perché sarà che ho la moto solo da un anno, sarà che non mi spaventa nemmeno l'inverno, ma quei pochi Km il giorno in sella alla Giallina mi fanno comunque sentire meglio. E lo dice uno che ha avuto per vent'anni lo scooter...

Demonio Pellegrino ha detto...

leox, io sono esattamente come te. Questo sangue che pago come tributo ad aprilia sarà l'ultimo che versero' sull'italia. La prossima moto sarà giapponese di nuovo, non ho dubbi.

la er6 nuova arancione scuro è spettacolare.

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good