venerdì 20 giugno 2008

Pasticche freno Carbone Lorraine SBK5+: prime impressioni

Ho percorso circa 80/100 Km dal cambio delle pasticche con le nuove Carbone Lorraine SBK5+.
Le impressioni sono molto buone. Premetto che ovviamente nei primi 40/50 Km non ho forzato la frenata seguendo il consiglio di amici e forum, in modo da permettere il naturale 'assestamento' ed impedire una nefasta vetrificazione che le renderebbe inutilizzabili; inoltre ho guidato prevalentemente in città, con poche fugaci passate su strade statali con qualche curva in più.
Devo dire che adesso la frenata mi pare ottima, considerato che la Giallina non è mai stata un mostro nelle 'staccate'. Non parlo tanto egli spazi d'arresto, quanto della sensazione di maggiore controllo; l'attacco della frenata è più modulabile, e se si pinza più a fondo la risposta è sempre piuttosto sicura. E' chiaro che non bisogna MAI scordarsi di essere su una ER5, e non su una supersportiva; quindi meglio andare un po' più piano senza doversi affidare al piccolo disco spremendolo inutilmente.
L'unica cosa che aggiungo è che adesso quando freno a bassa velocità, senza strizzare a fondo la leva voglio dire, si sente un discreto fischio che nei primi Km non c'era. Il mio amico Paolo dice che all'inizio è normale; aspetterò ancora un po' di Km...
Tra l'altro sempre Paolo mi aveva suggerito altre marche di pasticche, forse pensando di farmi risparmiare. Ha commentato l'acquisto delle SBK5+ molto positivamente ("anche troppo...l'avrai pagate un monte..."). Io le ho comprate insieme ad altre cose, ma credo di averle pagate tra i 30 ed i 35 euro, da Anelli & Tondini a Firenze.

domenica 15 giugno 2008

Un campione a Firenze (...anzi due!): Capirossi e Gramigni al Suomy Day





Come si evince dalle foto, sabato mattina a Firenze c'era Loris Capirossi. Da Anelli & Tondini, negozio popolarissimo fra i motociclisti fiorentini, avevano allestito una piccola presentazione Suomy e Loris, che in MotoGP indossa un casco di tale marca, era il testimonial d'eccezione.
Ero stato in negozio qualche giorno fa, per le pasticche dei freni, e mi avevano avvertito dell'evento. Probabilmente per un altro non mi sarei scomodato; per Loris invece l'ho fatto volentieri, perché è il mio motociclista preferito da molti anni, praticamente da quando vinse il suo primo mondiale in 125. Per una breve biografia di questo grande motociclista, tre volte campione del mondo (e resto dell'idea che senza l'incidente con Gibernau, due anni fa, potevano forse essere quattro), vedete da voi su Wikipedia.
Che dire? Come mi era stato riferito da amici che l'avevano incontrato in passato, talvolta anche sui passi a divertirsi, Loris si è dimostrato veramente tranquillo. Insomma, non se la tirava per niente. Naturalmente firmava autografi e si prestava a farsi scattare foto insieme ai fans, senza dare l'impressione di essere infastidito. Alla fine ho ceduto anche io alla tentazione dell'autografo sul posterino di Loris in piega con la Suzuki da MotoGP, però non me la sono sentita di chiedergli una foto insieme. Eccheccavolo, c'ho una certa età, ormai ^_^
Dopo un po', arriva uno col Tmax, parcheggia nel cortile per l'occasione chiuso al pubblico, si sfila il casco e subito Loris gli va incontro e lo saluta, baci e abbracci e pacche. Io mi chiedo ('gnorante che non sono altro) chi sia 'sto capellone col nasone. Da come si parlano lui e Loris intuisco che deve aver a che fare con le moto. Gira che ti rigira, tra un discorso e un altro capisco che si tratta di Alessandro Gramigni. Un altro campione del mondo!!! (125 cc., 1992).
Insomma, due campioni del mondo al prezzo di uno, mica male.
Concludo con l'imbarazzante cronaca del momento in cui ho parlato con Loris. Uno si immagina frasi clamorose, di un'intensità tale da rimanere scolpite nel tempo. Ti prepari, fai le prove mentalmente, e al momento giusto te ne esci con un "Loris...mpfff...au...gr...fo"; nonostante il volume da radio a galena, Loris comprende e chiede "A chi?". "Leox" rispondo, sempre ad un volume da puffo, ed infatti Loris stavolta falla e scrive "A Leo". Nel frattempo farfuglio roba intelligentissima e originale tipo "tiseguodaunmonteditempo(pausa infinitesimale)abbiamolastessaetà..." e lui, giuro, riesce a sembrare davvero stupito e contento, e mi fa: "Davvero? Grande!". Grande? Io? ^_^
No, Loris. Grande, tu. Sul serio. Piacere di averti incontrato, spero un giorno di incontrati magari alla Raticosa o al Muraglione. Lamps...

sabato 14 giugno 2008

Leox il meccanico 2: cambiare le pasticche

Eccoci alle pasticche!
Innanzitutto cosa ho comprato: sono delle Carbone Lorraine SBK5+
Dalla descrizione sembrerebbero per moto sportive...boh, speriamo che non abbiano bisogno di essere troppo calde per funzionare bene; visto anche che uso la Giallina spesso per brevi spostamenti cittadini (e vero anche che in città si va più piano e non si frena 'al limite'...).
Una caratteristica di queste pasticche sinterizzate è che non contengono nichel.
Ad ogni modo vedremo come si comportano.

Il montaggio
Era la prima volta che affrontavo un intervento su un componente importante della moto come i freni, quindi prima di iniziare sono stato in dubbio se aspettare e farmi aiutare da un amico esperto. Poi ho deciso di provare. In ogni caso, se non avessi saputo concludere, avrei potuto aspettare l'intervento del 'meccanico' (grazie Paolo!).
Mi sono subito reso conto che per smontare la pinza mi mancava una chiave esagonale 12. Quindi la compro e torno in 'officina'. Anche con la chiave, smontare la pinza non è impresa da poco: mi servono pazienza, forza e un po' di CRC. Dopo qualche minuto però la pinza penzola vicino al disco, e posso provare a togliere le pasticche vecchie. Anche qui, impresa non facile, perchè mi ci vogliono dieci minuti buoni a togliere il fermo (la regia mi suggerisce 'coppiglia'). Ad ogni modo, il fetido fermo infine si sfile le le due pasticche vengono via. A questo punto, il difficile non è tanto posizionare le nuove, quanto far rientrare i pistoncini. Se questi non rientrano un po', il maggior spessore delle nuove pasticche impedisce il riposiizonamento della pinza sul disco.
Fortunatamente mi ricordo del suggerimento di Paolo: svito il tappo del liquido freni, sul manubrio (con estrema cautela perchè non entri sporco); questo chiaramente allenta la pressione sui pistoncini, che ora con l'aiuto del cacciavite come leva e di un panno per non sciupare niente, rientrano quel tanto che basta per far posto alle pasticche.
Siamo alla fine: si richiude il serbatoio del liquido freni, si rimonta la pinza, si pompa un po' sulla leva per ripristinare la funzionalità ed il gioco è fatto.
L'unica cosa è che le nuove pasticche mi sembrano un po' troppo vicine al disco, tanto che a moto ferma, sul cavalletto centrale, la ruota appare leggermente frenata. Tuttavia in strada sembra tutto ok, quindi adesso, dopo 20/30 Km, controllerò.
Naturalmente per adesso sto frenando con molta cautela, come suggerito da amici, forum e buon senso.
Di questa mattinata da 'meccanico', anche se ho impiegato due ore per una cosa che un professionista farebbe in venti minuti, mi resta la grandissima soddisfazione di aver fatto tutto da me. Che non è poco, anche economicamente.

Saluti ^_^

venerdì 13 giugno 2008

Leox il meccanico 1: cambiare la leva della frizione

Sì, va beh, forse il titolo del post è un po 'esagerato. Insomma, meccanico è una parola grossa.
Ma volete mettere la soddisfazione!? Oggi ho cambiato, da solo (!), leva della frizione e pasticche del freno anteriore 0_0 (...quelle del freno posteriore, beh, sarebbe stato più difficile visto che la Giallina dietro ha un modernissimo TAMBURO!)
La mattinata 'meccanica' è cominciata sostituendo la leva della frizione. Nulla di spettacolare per uno che sia pratico, ma per me che fino a qualche mese fa non aveva MAI osato nemmeno pensare di mettere le mani su un mezzo a due ruote, insomma, è già una bella soddisfazione.
Qualche giorno fa ero stato da Anelli & Tondini, qui a Firenze, per sostituire gli attacchi della visiera al mio integrale Suomy (gran casco!) ne avevo approfittato per comprare la leva, non originale, e le pasticche, per la cronaca delle Carbone Lorraine sinterizzate (non ho sottomano la confezione, magari domani scrivo quale modello sono).
Insomma, stamani ho un po' di tempo a disposizione e decido di provare a fare il meccanico. Prima mi cimento con la leva della frizione, che era spezzata in punta. Con determinazione e attenzione studio bene il da farsi e poi procedo. Mi rendo subito conto che per accedere al dado inferiore della leva devo prima allentare l'intero blocco sul manubrio. Fortuna che ho la chiave a brucola della misura giusta. Poi devo svitare le due viti che fissano l'interruttore dlla leva; non pensavo nemmeno esistessse tale interruttore. Probabilmente è quello che permette di accendere il motore con la marcia ingranata e la la frizione tirata. Fortunatamente la leva può essere sostituita senza toccare nemmeno il cavo della frizione. Una grana in meno. A questo punto il più è fatto: si toglie la vecchia leva (sfilandola con un po' di difficoltà e un goccio di crc, e stando attenti a non far schizzare via la molla 'nascosta' in un buchino) e si mette la nuova. Si riavvita tutto e si parte ^_^

Ben diverso il cambio delle pasticche, ma ve lo racconto nel prossimo post...